ARCHIVIO GRATUITO
Articoli dal 1992 al 2009
Norme Redazionali
Modalità di consegna degli articoli alla redazione
Gli articoli vanno inviati utilizzando l’apposita sezione nel sito.
Va tenuto presente che una pagina intera della rivista corrisponde a circa 2.500 battute (spazi inclusi).
Per la stesura dell’articolo l’autore si atterrà strettamente alle seguenti norme.
Corsivi
Vanno in corsivo:
1.1 titoli in genere: di libri, favole, novelle, poesie, canti, lavori musicali, spettacoli teatrali, cinematografici, musicali, opere d’arte...
1.2 frasi e parole in lingue straniere non comunemente usate in italiano;
1.3 frasi e parole in dialetto;
1.4 termini che l’autore desidera evidenziare.
Maiuscole
Vanno in maiuscolo:
2.1 i nomi di movimenti storici e culturali (es. Romanticismo, Rivoluzione francese, Illuminismo);
2.2 i secoli, i decenni, gli anni, quando sono legati ad eventi storici (es. il Sessantotto);
2.3 le espressioni relative ad un decennio vanno scritte per esteso (es. anni Cinquanta);
2.4 nei nomi di istituzioni composti di più parole va in maiuscolo solo la prima iniziale (Organizzazione mondiale della sanità).
Caporali
Fra caporali o virgolette basse (« ») vanno:
3.1 il discorso diretto; prima e dopo gli incisi le virgolette si chiudono e riaprono («Queste sono le norme redazionali», disse il redattore. «Tutti dovranno seguirle attentamente»);
3.2 citazioni di parole o frasi (cfr. 5.1).
Apici
Fra doppi apici o virgolette alte (“ ”) vanno:
4.1 i termini o le frasi virgolettate all’interno dei caporali (cfr. 5.1);
4.2 i nomi di riviste e quotidiani;
4.3 le parole da evidenziare che non siano citazioni.
Citazioni e note
5.1 Le citazioni sono tutte fra virgolette basse (caporali); se ci sono tagli all’interno della citazione si usano tre puntini tra parentesi tonde (...); eventuali integrazioni rispetto al testo riportato vanno inserite fra parentesi quadre; eventuali citazioni all’interno del testo virgolettato vanno fra virgolette alte; il segno di punteggiatura al termine della citazione va fuori dalle virgolette:
«In minima parte [l’individuo] devia dal modello astratto, dallo standard di questa norma (...). Proprio questa deviazione lo rende intimamente un individuo unico (...)».
5.2 Il numero di nota si mette sempre prima dei segni di interpunzione e dopo le eventuali virgolette senza alcuno spazio dal carattere che lo precede:
Se l’inconscio è il rimosso1, basta saper aspettare che «la magia del lettino e del relax portino alla conoscenza del latente»2.
5.3 Alcune abbreviazioni per le note:
pagina= p.
pagine= pp.
capitolo = cap.
capitoli = capp.
capitolo quinto = cap. V
volume = vol.
volumi = voll.
e seguenti = sgg.
confronta = cfr.
cfr. infra
cfr. ante
5.4 Riferimenti bibliografici.
Si usa mettere prima l’iniziale del nome dell’autore puntato e poi il cognome, quindi la virgola e il titolo dell’opera in corsivo, la casa editrice, la città, l’anno e il numero di pagina di riferimento (quando il libro viene citato per la prima volta); se gli autori sono più di uno vanno separati da una virgola; l’eventuale numero di edizione del libro si mette in apice vicino all’anno di riferimento (20132):
- Gallini, La sonnambula meravigliosa. Magnetismo e ipnotismo nell’Ottocento italiano, L’Asino d’oro edizioni, Roma 20132, p. 50.
Per gli atti di convegni e per i volumi collettanei si usano rispettivamente le seguenti indicazioni:
- Masini, La nascita della psicoterapia, in Atti degli “Incontri di ricerca psichiatrica” 2001, a cura di F. Fagioli, Nuove Edizioni Romane, Roma 2002.
- Rey, L’anima, il corpo e il vivente, in M. D. Grmek (a cura di), Storia del pensiero medico occidentale, vol. III, Laterza, Roma-Bari, 1998.
Per i classici l’anno dell’edizione originale si indica fra parentesi dopo l’autore:
- Darwin, L’origine delle specie (1859), Bollati Boringhieri, Torino 2001, pp. 50-55, 70 e ss.
Le riviste o i quotidiani si mettono sempre tra virgolette alte e sono precedute da in:
- Anzilotti, C. Monacelli, A. Mocci, Idea della cura e ricerca dell’invisibile nella medicina del corpo e nella medicina della mente, in “Il sogno della farfalla”, 4, 2002, pp. 30-55.
Se l’opera viene citata più di una volta, si convengono le seguenti formule:
- Fagioli, Bambino donna cit., p. 56.
Ivi, pp. 227 e ss. (quando è di seguito alla citazione precedente, cioè si cita nuovamente l’ultima opera citata, ma cambia il numero di pagina).
Ibid. (quando è di seguito alla citazione precedente e non cambia il numero di pagina).
Correzione delle bozze
L’autore correggerà le bozze del suo articolo nei tempi che gli verranno indicati, limitandosi agli interventi strettamente necessari; non gli verranno sottoposte ulteriori bozze.
Contestualmente alla restituzione delle bozze l’autore consegnerà un breve abstract (max 10 righe) e le parole chiave del suo articolo.
NORME PER GLI ABSTRACTS
Gli abstracts dovrebbero uniformarsi il più possibile ai criteri indicati dall’APA, che sono i seguenti.
Lunghezza massima:
1.500-2.000 caratteri, a seconda della lunghezza dell’articolo
Stile:
Gli abstracts devono essere chiari e abbastanza dettagliati da consentire al lettore di comprendere quale sia l’argomento dell’articolo.
Per facilitare la traduzione in inglese i periodi devono essere brevi e semplici, con il minore uso possibile di incisi e di proposizioni subordinate.
Contenuto:
Articoli basati su ricerche originali:
Scopo dello studio
Breve descrizione del soggetto o del tema
metodologia adottata nella ricerca
risultati, conclusioni, implicazioni
Articoli “di discussione”
Tema principale
sviluppo logico del tema
punto di vista dell’autore
implicazioni, inferenze o conclusioni
Review:
Scopo della review
Arco temporale delle pubblicazioni esaminate
Origine delle pubblicazioni
Tipo dei documenti recensiti
Opinione dell’autore sulla letteratura recensita e sui risultati più importanti
Conclusioni sul trend delle ricerche
Ulteriori indicazioni sono disponibili in inglese all’indirizzo web http://www.apa.org/psycinfo/publishers/requirements.html