19 th International Congress of the ISPS, New York 2015 - Psichiatria psicodinamica alla luce della teoria della nascita umana: l’interpretazione dei sogni

  • Cecilia Iannaco
  • Nella Lo Cascio
  • Francesca Padrevecchi

Abstract

Manuali come Psichiatria psicodinamica di G. O. Gabbard trasmettono l’idea che l’interpretazione dei sogni abbia una rilevanza relativa nella attività psicoanalitica contemporanea. I terapeuti, invece, che fanno riferimento alla teoria della nascita di M. Fagioli considerano l’interpretazione dei sogni come elemento essenziale del loro lavoro, in quanto permette un migliore approccio diagnostico, un più attento monitoraggio dei cambiamenti clinici e una più profonda comprensione delle dinamiche psicopatologiche. La loro idea sulla funzione del sogno diverge completamente dalla teoria psicoanalitica secondo cui il sogno sarebbe l’appagamento di un desiderio inaccettabile. Per i terapeuti che seguono la teoria della nascita il sogno è un pensiero non cosciente che “parla” della realtà degli esseri umani e delle loro relazioni interpersonali. Questo “pensiero non cosciente per immagini” è in grado di esprimere livelli sorprendenti di intuizione, ma può anche mostrare alterazioni patologiche. Tremila anni fa Omero distingueva già tra “sogni che raccontano la verità” e “sogni che mentono”. Allo stesso modo, nel 1972, M. Fagioli ha descritto una dinamica psicopatologica che ha chiamato negazione. Dopo aver chiarito la differenza del termine dal concetto freudiano di Verneinung, il paper descrive la negazione come una dinamica che, partendo dall’intuizione di una qualità positiva dell’altro, ad esempio la capacità di interessarsi profondamente a qualcuno (“il terapeuta si interessa a me”), trasforma tale intuizione nel suo contrario negativo (“il terapeuta non si interessa di me”). Proponendo alcuni esempi di interpretazione di sogni, l’articolo discute la negazione come una dinamica che induce un primo livello di perdita di contatto con la realtà, limitata ancora alla mente non cosciente. Si accenna inoltre al passaggio che dalla negazione può portare a più gravi forme del disturbo del pensiero non cosciente e cosciente.

Pubblicato
2015-10-01

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